
Rock Psichedelico – La Scena di San Francisco
La Psichedelia "classica", tra mare, surf, LSD, sogni, speranze, libertà sessuale, pacifismo, un pò di politica e tanta voglia di aggregazione.
San Francisco, ed in particolare il suo distretto Haight-Ashbury, possono essere considerati la patria della psichedelia. Proprio per questo la psichedelia californiana può essere definita classica, perché è lì, in quegli ambienti, che si immaginò lo sviluppo di quel fenomeno che ebbe varie sfaccettature, una della quali è lo sviluppo del rock psichedelico. Non possiamo però dire che esso sia nato a San Francisco perchè sappiamo che il primo album psichedelico ha, invece, origini texane.
Il rock psichedelico californiano ha fondamentalmente radici in alcuni eventi precedenti. Dal folk-rock dei Byrds di David Crosby, dalla musica surf californiana, creata da vari gruppi vocali, i più famosi dei quali sono i Beach Boys e dal loro contro-altare culturale, una musica seria e contestatrice, che mette in secondo piano il ballo e il divertimento per dare più spazio ai testi e alla politica. Parlo di Bob Dylan e del Greenwich Movement che nei primi anni 60 cambiarono in modo radicale il modo di ascoltare la musica rock. Questa divenne un modo per esprimere il proprio dissenso, una critica alla politica, alla guerra, non si pensava più al motivetto orecchiabile da canticchiare, magari propinato dalla pubblicità della case discografiche, i fruitori di questa nuova musica erano più critici e si sentivano una minoranza di eletti, diversi e superiori agli altri. Se a questo aggiungiamo la nascita della musica beat, l’influenza del blues, del folk-rock, l’acid rock, gli “acid test” dei predecessori dei Grateful Dead (I Warlocks) e il clima politico-sociale di quegli anni, credo che il quadro possa essere completo.
Gli hippie avevano ideali simili a quelli di Bob Dylan ma erano meno politicizzati, la loro era una cultura dell’amore e della fratellanza, più che protestare volevano lanciare messaggi di pace e di concordia. Se a New York i Velvet Underground avevano creato un rock alienante e decadente, in California c’era una grande voglia di aggregazione e condivisione. Tutto questo emerse chiaramente nel 1967, anno della Summer of Love, quando una folla di circa 100.000 ragazzi giunse nel distretto di Haight-Ashbury a San Francisco.
I più grandi gruppi psichedlici della Scena di San Francisco furono due, i Jefferson Airplane e i Grateful Dead.
JEFFERSON AIRPLANE
I Jefferson Airplane sono stati il gruppo californiano che più di ogni altro ha creato dei veri e propri inni generazionali e che ha incarnato in modo chiaro un’epoca della storia della musica e forse persino della storia americana. Formati da musicisti di alto livello quali Kaukonen, Kartner, Balin e dalla bellissima cantante Grace Slick, hanno registrato vari album fondamentali, difficile sceglierne uno piuttosto che un altro. Tra questi ricordo Surrealistic Pillow del 1967, After Bathing at Baxter’s dello stesso anno e Volunteers del 1969. Il brano White Rabbit, uno dei tanti capolavori, è uno dei più famosi e conosciuti del rock psichedelico.
GRATEFUL DEAD
I Grateful Dead sono stati, da alcuni punti di vista, un simbolo della Scena di San Francisco, forse anche più dei Jefferson Airplane. Le loro lunghissime jam strumentali dal vivo sono un esempio quasi unico della storia del rock. I loro live, con le lunghe improvvisazioni di Jerry Garcia, più dei dischi in studio, rappresentano un lascito essenziale della psichedelia degli anni 60. Più che gli ideali del sessantotto i Grateful Dead espressero un commovente inno alla libertà individuale (non solo artistica), tipica della cultura americana di frontiera, che vedeva nei viaggi lisergici una liberazione dalla quotidianità. I loro album principali sono Anthem of Sun del 1968, Aoxomoxoa del 1969 e lo splendido Live Dead dello stesso anno. Anche negli anni successivi i GD continuarono a incidere vari album, quali ad esempio Garcia (1972) e Blues for Allah (1975).
QUICKSILVER MESSENGER SERVICE
Altro gruppo fondamentale californiano sono stati certamente i Quicksilver Messenger Service, trascinati da due grandi chitarristi John Cipollina e Gary Duncan, possono essere considerati un gruppo classico dell’acid rock di San Francisco.
In particolare i lunghi assoli strumentali del loro album del 1969, Happy Trails, rappresentano il loro vertice musicale. Segnalo la lunga (25 minuti) Who Do You Love? , divisa in varie parti, che ricopre tutta la prima facciata, e la cupa ed epica Calvary.
KALEIDOSCOPE
I Kaleidoscope hanno proposto una miscela di rock, psichedelia, folk, country, blues, musica orientale e a tratti persino jazz.
Il loro capolavoro è certamente A Beacon from Mars, in particolare il brano Taxim, lungo alternarsi di improvvisazioni, ritmi medio orientali, arabi, suoni di sitar e tanto altro.
STEPPENWOLF
Un gruppo che proponeva un blues particolarmente duro ed energico sono stati i Steppenwolf. Tra l’altro sono stati i primi ad utilizzare l’espressione Heavy Metal.
Alcuni loro brani, in particolare Born To Be Wild, sono conosciutissimi e presenti nella colonna sonora di un classico dei film “on the road”, Easy Rider.
BLUE CHEER
Ancora più duri degli Steppenwolf abbiamo i Blue Cheer, precursori del futuro hard rock e, forse, persino dell’heavy metal (a tratti ricordano i primi Black Sabbath), sono sempre catalogabili all’interno della Scena di San Francisco. Il loro brano più famoso è una versione di Summertime di Eddie Cochran dell’album Vincebus Eruptum.
MAD RIVER
I Mad River sono stati caratterizzati da lunghe jam strumentali alla Quicksilver e da una certa amatorialità. Il loro è un folk psichedelico con un originale chitarrista, David Robinson, che suonava con una chitarra spesso scordata e fuori tempo.
https://youtube.com/watch?v=MNhkjGOsC0w
IT’S A BEAUTIFULL DAY
Gli It’s a Beatiful Day sono stati un gruppo con sonorità quasi progressive, almeno di quel progressive embrionale americano, ed in effetti potrebbero considerarsi fuori luogo in questa monografia. Nati tardivamente, quando il fenomeno hippie era quasi concluso, sono famosi per la presenza della bella cantante Pattie Santos, che voleva essere un alter ego di Grace Slick dei Jefferson Airplane e per il brano Bombay Calling che successivamente fu “preso in prestito” dai Deep Purple che lo trasformarono in Child in Time.
FIFTY FOOT HOSE
Infine accenno ai Fifty Foot Hose che sono stati il gruppo californiano che più si è contaminato con l’avanguardia, il freak rock di Zappa e Don Vliet e lo sperimentalismo dei Red Crayola. Probabilmente il loro sound psichedelico ed elettronico insieme è stato più influente di quanto non venga comunemente riconosciuto. Hanno registrato un solo album, Cauldron, in cui troviamo vari brani interessanti, ma la lunga cavalcata Fantasy prevale sulle altre per originalità e sperimentazione.
Il rock psichedelico californiano classico ha avuto un periodo d’oro che è durato fino al 1969-70, le cause del suo declino vanno ricercate più nella storia politica americana che in quella della musica. Ma questa è un’altra storia che magari approfondiremo in una monografia apposita.
Tutte le monografie pubblicate sul Rock Psichedelico:
Rock Psichedelico – La Scena di San Francisco
Rock Psichedelico – La Scena Texana
Rock Psichedelico – La Scena di New York
Rock Psichedelico – La Scena di Los Angeles
Rock Psichedelico – Le altre Scene Americane 1/2