
Progressive Rock
La Scena Italiana 7/9
PFM, Locanda delle Fate, Claudio Rocchi, Acqua Fragile, Latte e Miele
Il gruppo maggiore di cui parleremo nella nostra settima monografia sono i famosissimi PFM. La Premiata Forneria Marconi sono il gruppo più noto di rock progressivo italiano e certamente quello che ha conosciuto il maggiore successo fuori dallo stivale. In particolare con i loro primi due album, Storia di un Minuto (1972) e Per un’amico (1972) hanno raggiunto altissimi livelli tecnici e musicali che li rendono non meno importanti di altri dischi di progressive britannico ben più noti e considerati.
Figli di un gruppo tipicamente beat, I Quelli, band che non faceva ancora presagire le loro grandi potenzialità, dopo una breve parentesi con I Krel, i nostri sono pronti per una decisa svolta progressive. Nel 1970 la formazione è pronta, il nome viene cambiato prendendolo da quello di una pasticceria di Brescia situata vicino la loro sala prove. Ci sono Franco Mussida (chitarra e voce), Mauro Pagani (flauto, violino, voce), Giorgio Piazza (basso), Flavio Premoli (organo, pianoforte, mellotron, moog, voce), Franz Di Cioccio (batteria). Nel 1972 il primo album è pronto. Storia di un Minuto è un disco fondamentale del progressive italiano, un album complesso, tecnico, sinfonico, romantico, con tratti jazz e classici. Sono chiari i riferimenti ai maestri inglesi, King Crimson, Yes, ELP, Genesis, ma ciò non toglie che Storia di un Minuto brilli di luce propria, in quanto, se escludiamo i lavori di Fripp e i dischi migliori degli Yes, non può considerarsi inferiore a tanti album dei gruppi precedentemente citati. Il successivo Per un amico non è inferiore all’esordio, anzi è una conferma delle loro grandi capacità. Non a caso è proprio dopo la sua uscita che Lake e Sinfield si interessano a produrre a Londra il loro nuovo album. Il loro brano più famoso è tratto dal primo album, Impressioni di Settembre.
La Locanda delle Fate, gruppo di Asti, hanno avuto il torto di pubblicare il loro primo e miglior album, Forse le lucciole non amano più, nel 1977, in epoca molto tardiva rispetto all’epoca d’oro del progressive italiano. Nell’anno dell’esplosione del punk il loro disco fu giudicato come anacronistico, per poi essere rivalutato successivamente. Resta comunque un ottimo esempio di rock sinfonico, è forse il canto del cigno del progressive italiano.
Claudio Rocchi è stato un personaggio assolutamente unico nel panorama musicale italiano, forse solo accostabile al primo Alan Sorrenti. Partendo dagli Stormy Six, ha poi intrapreso una carriera solista che lo ha accostato al rock psichedelico, progressivo, al folk, sino all’elettronica sperimentale. E’ sempre stato un’artista di alto livello che non si è mai venduto alle case discografiche ma ha preferito la propria libertà artistica al successo commerciale. Nel 2013 è mancato prematuramente per una malattia. Il suo album più famoso è Il Volo Magico N.1.
Gli Acqua Fragile, un quintetto di Parma formatosi nel 1971 da quel che restava di una formazione precedente, gli Immortali, iniziò a costruirsi una buona reputazione suonando come gruppo di spalla in numerosi concerti di gruppi blasonati come i Gentle Giant, i Soft Machine, Alexis Korner & Snape, Curved Air, Uriah Heep. Il loro stile senza dubbio presentava molte contaminazioni dal prog inglese, e soprattutto i Genesisdovettero influenzarli nella ricerca di una propria originalità artistica. La loro forza era costituita dalla voce di Bernardo Lanzetti, futuro PFM, una delle migliori voci rock italiane, con una impeccabile pronuncia inglese. Pagarono molto la scelta di cantare tutti i loro brani in lingua inglese. Ciò non portò a successo in Italia e se considerate che il loro album d’esordio non fu venduto all’estero, si capisce il perchè dell’insuccesso.
I genovesi Latte e Miele sono rimasti famosi per la loro notevole influenza della musica classica. Vari i rimandi a Bach e Beethoven. Suonarono da spalla anche ai Van der Graaf Generator. Il loro album più noto è il loro secondo, Papillon, caratterizzato da due lunghe suite che coprivano un lato per uno.
Tutte le monografie pubblicate sulla Scena Progressive Italiana:
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 1/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 2/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 3/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 4/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 5/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 6/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 7/9
Progressive Rock – La Scena Italiana Parte 8/9