
ELETTRIKA Roma Guitar
Festival
Riproposta la formula di successo dell’edizione dello scorso anno di Batterika, festival della batteria, anche per Elettrika circa 50 eventi in un giorno solo in 11 ore di programmazione no-stop con tanta musica dal vivo nel grande Auditorium da 4.000 posti del Sgm Conference Center
Immaginate una sala grande abbastanza da contenere almeno 2-300 persone; immaginatela con tante, tantissime chitarre elettriche ed acustiche in mostra entro spazi creati per poterne esaltare qualità visive e brillantezza dei colori. Accostiamo a questi splendidi strumenti potenti amplificatori e pedaliere per incredibili effetti, cinturoni variopinti, corde ad alta tecnologia, cavi ed attrezzerie e supporti; eppoi loghi, magliette, schermi al plasma, grandi banner alle pareti… e tante tante persone, da riempire tutti gli spazi rimasti vuoti… e adesso aggiungiamo il volume di 30, 40, 50 chitarre elettriche che suonano tutte assieme, ciascuna seguendo l’ispirazione del suo chitarrista, seguendo un riff momentaneo ed estemporaneo, oppure un groove conosciuto o anche una potente linea di basso e provate ad attraversare la linea di fuoco e ad accostarvi a questo muro sonoro e luciferino: bene, sarete entrati nella sala mercato di Elettika, primo Festival della chitarra che si è svolto a Roma il 5 ottobre 2014 al Sgm Conference Center.
Riproposta la formula di successo dell’edizione dello scorso anno di Batterika, festival della batteria arrivato alla sua quarta edizione, che vide un’affluenza di ben quattromila persone, anche per Elettrika circa 50 eventi in un giorno solo in 11 ore di programmazione no-stop con tanta musica dal vivo nel grande Auditorium da 4.000 posti del Centro congressi: otto brevi concerti di 30 minuti circa ciascuno che hanno visto la partecipazione di Onryo, Lello Panico Band, Mats Hedberg & BFH, Franco Vinci Band, William Stravato Band, Ciro Manna, Lorenzo Felicitati/Rocco Zifarelli, C5 – Chitarre in Blues. Grande spazio alla didattica, con sette seminari di novanta minuti insieme a Andrea de Luca, lap Steel guitar; Francesco Fareri, 7/8 strings shred guitar; Adriano Viterbini, chitarra roots-rock; Daniele Bazzani, acustic guitar finger style; Ivano Icardi, rock chord melody; Simone Gianlorenzi, il suono di Van Halen; Egidio Marchitelli, gestione degli effetti; eppoi circa trenta eventi di mezz’ora ciascuno tra presentazioni e anteprime di band, solisti e case produttrici di strumenti, amplificatori e accessori. Insomma, nonostante il programma del Festival Elettrika, un progetto prodotto da Mirella Murri, Augusto Cherubini, Lucrezio De Seta e MusicOff.com in collaborazione con Chitarre Magazine, sia stato concepito per evitare le sovrapposizioni tra gli eventi principali, non abbiamo potuto seguire proprio tutte le attività che si sviluppavano sui tre palchi allestiti nello spazio espositivo di oltre 1.000 mq e nelle sale del festival.
Spizzicando qua e là (in realtà dove possibile viste le moltissime persone) nella sala mercato ci si rende conto immediatamente dell’ottimo livello raggiunto dalla liuteria italiana con strumenti costruiti davvero bene, con forme armoniose e grande cura dell’acustica e del dettaglio e uno studio accurato del funzionamento dei componenti elettronici utilizzati: e questo non guasta in un mondo sempre più diviso tra i giganti della chitarra elettrica (ma anche acustica) di nazionalità americana. Lo stesso discorso vale per l’amplificazione dove l’Italia è da sempre presente con grandi firme: si sono fatti notare, tra le molte novità, gli amplificatori valvolari progettati e costruiti interamente in Italia da Pierangelo Mezzabarba. Abbiamo lasciato a malincuore questa sala, sia perchè, una volta abituati alla quantità sonora, ci siamo ritrovati ad apprezzare quella confusione apparente dove per paradosso tutto era distinguibile e noto, fuso nella tensione emotiva degli artisti e dei giovani maestri che erano lì per imbracciare e provare lo strumento, immersi nel piacere puro e semplice di suonarlo, magari proprio in un tutti insieme di grandi proporzioni e molti watt.
Alcuni artisti che si sono espressi nel grande Auditorium, allestito con grande cura per concerti dal vivo grazie all’amplificazione targata Cherubini, un noto distributore di strumenti musicali della Capitale, forse hanno risentito dell’orario mattutino e certi momenti e passaggi non sono stati del tutto nitidi ed interessanti: tuttavia dobbiamo aggiungere che invece noi abbiamo partecipato molto volentieri a queste matinée, anzi se ne dovrebbe diffondere la consuetudine nei giorni festivi, per la particolare atmosfera che si crea tra gli spettatori che ho trovato particolarmente disponibili all’ascolto. Segnaliamo tra gli eventi dal vivo i metalli pesanti di Mats Hedberg & BFH, il blues della Franco Vinci Band, e la Ciro Manna Band, dalle molte astuzie rock e psichedeliche. Ciro Manna, peraltro, molto applaudito al box di MusicOff.com nella breve performance esclusiva per gli intenauti di quel portale. Molto seguiti anche i seminari a riprova della grande richiesta formativa/informativa che attraversa trasversalmente il mondo della musica e della chitarra: sala gremita, molte domande e grande entusiasmo per Daniele Bazzani “Chitarra acustica finger style” una tecnica intramontabile e un maestro di gran livello e sensibilità (e simpatia).
Tanto ancora da vedere in questo Festival ed infatti siamo andati nella sala delle chitarre acustiche, atmosfera silenziosa e concentrata intorno alle prove dei vari strumenti che avvenivano quasi in sordina: molte le novità della coreana Crafter, chitarre di fascia medio-alta per esibizioni dal vivo non troppo impegnative; manico morbido, adatto anche ai principianti che vogliono iniziare con una chitarra di buon livello (alcuni dicono non senza malizia che è la chitarra per chi suona già l’elettrica); sconsigliate per il fingerpicking (Martin e Taylor sono migliori anche se decisamente più costose) le Crafter hanno un suono potente e ricco molto adatto al plettro. Poche novità (sostanzialmente nessuna) invece per le chitarre semiacustiche, moltissime invece nell’elettronica: nella sala destinata agli effetti a pedale, la Roland giganteggia con pedaliere multieffetto stellari, compatte e molto flessibili, eccellenti sul piano della modellazione del suono anche se piuttosto complesse nella programmazione. Di grande interesse l’intera gamma di effetti a pedale della Costalab, interamente fatti a mano con alti standard di qualità e la linea della NGR Pedals, anch’essi interamente fatti a mano e in questo caso le prove potrebbero riservare qualche piacevole sorpresa!
Elettrika, un Festival della chitarra organizzato dunque davvero molto bene: tanti bravi tecnici si sono impegnati a fondo su una formula moderna che ha permesso a molti musicisti di avere una possibilità lunga almeno trenta minuti, che è pur sempre il doppio dei famosi quindici di notorietà a cui tutti noi dovremmo avere diritto. Altre informazioni e video sono disponibili all’indirizzo web contenuto in questo link cliccabile.