
Jim Morrison | Tempesta elettrica (2002)
Poesie e scritti perduti
“Jim Morrison, artista tenero e violento, sciamano dionisiaco e fragile, non nacque musicista. Alla musica era arrivato per caso, spinto più dall’istinto e dai tempi che dalla tecnica o dalla passione. Amava soprattutto scrivere, coltivando il germoglio di poesia che sentiva in fondo a sé. Per levare alta la sua voce, scelse il rock e diventò il leader dei Doors, interpretando però quel ruolo diversamente dai cantanti dell’epoca. Nell’estate del 1971, al momento della tragica scomparsa, aveva scritto centinaia di pagine di poesia, aneddoti, epigrammi, saggi, racconti, soggetti e sceneggiature. Tempesta elettrica è lo straordinario testamento di un leggendario protagonista del rock. Un uomo che è stato anzitutto un poeta ispirato e illuminante.”
Artista amato e odiato, mitizzato e demonizzato, Jim Morrison ha meritato certamente di entrare nella leggenda non solo per il suo talentuoso stile vocale, capace di trasportare l’ascoltatore in dimensioni emotive dolci e aggressive nel contempo, crepuscolari e dirompenti, malinconici e sferzanti, ma anche di presentarsi sempre e comunque come un umile e verace figlio della Poesia. La sua passione letteraria per i grandi autori del passato, dai poeti maledetti alla “Beat Generation”, lo guidò sempre su sentieri di proficua ricerca interiore e di efficace espressione linguistica attraverso versi che egli scrisse e affinò costantemente durante tutto l’arco della sua vita, anche tracciando e fissando l’idea su foglietti o pezzi di carta raccolti al momento dell’ispirazione. La sua poesia – come nella sua natura apparentemente contrastante – appare quasi sempre moderna e antica, dolce e amara, chiaroscurale e visionaria, calda e inaspettata, minimale e sublime. La scelta di vivere (e poi fatalmente morire) proprio a Parigi nel 1971, lasciando “momentaneamente” i Doors per dedicarsi totalmente alla poesia e al mondo culturale di quegli anni, testimonia la sua principale inclinazione alla scrittura in una città patria di molti dei suoi maestri letterari. Questo libro è la raccolta quasi definitiva delle sue poesie e rappresenta un’opera coinvolgente e illuminante, imprescindibile non solo per i fan dell’acclamato cantante, ma anche e soprattutto per tutti gli amanti della Poesia intesa come gesto fisiologico, catartico, sciamanico, intimista; in altre parole, Vivo.
– Fabio T.