
Intervista a Vincenzo Del Rosso, leader dei Flower Time
Psichedelia italiana
Il 29 Novembre 2012 abbiamo intervistato il bassista e cantante dei Flower Time, Vincenzo del Rosso.
I Flower Time sono una rock band psichedelica della provincia di Pescara che ha iniziato la sua attività nel 2005 come cover band dei Pink Floyd e poi, visto il successo ottenuto, ha deciso di produrre musica propria. La formazione comprende i fratelli Vincenzo e Federico Del Rosso, rispettivamente bassista- cantante e chitarrista, Mario Valdeburgo alle tastiere, Tiziano Checchia alla seconda chitarra elettrica e acustica, Massimo Ciancarelli alla batteria.
Nel 2011 hanno pubblicato il loro primo album A Cosmic Vibration, album di space-psychedelic rock. Nel 2013 uscirà il loro secondo album Amazing Human Suite che promette di essere più complesso, più maturo ed innovativo rispetto al precedente.
Di questo e altro parleremo insieme a Vincenzo Del Rosso.
Valerio D’Onofrio: Ciao Vincenzo, innanzitutto grazie per essere qui con noi.
Per prima cosa parlami di come avete iniziato, come vi siete conosciuti?
Vincenzo Del Rosso: Dunque, i Flower Time nascono 5 anni fà, per passatempo, mi ricordo che un giorno suonammo in una piazza due brani dei Pink Floyd, qualcuno ci disse che valeva la pena di continuare e così abbiamo fatto. Siamo quindi nati come cover band dei Floyd fino ad arrivare alla creazione di brani nostri
Valerio D’Onofrio: Che brani suonavate da cover band?
Vincenzo Del Rosso:Diciamo che abbiamo iniziato con i classici come Another brick in the wall fino ad arrivare a brani come Set the controls for the heart of the sun, Echoes e A saucerful of secrets, e devo dire che molto probabilmente grazie a questi ultimi brani citati abbiamo iniziato a scrivere e sperimentare idee e nostre composizioni
Valerio D’Onofrio: Certo molto più sperimentali rispetto a Another brick in The wall!
A gennaio dovrebbe essere pronto il vostro secondo album
Vincenzo Del Rosso: sicuramente, diciamo che l’era psichedelica dei Floyd ha aperto gli orizzonti ai Flower Time. Abbiamo sempre detto che per noi i Floyd sono i nostri maestri e dobbiamo tanto a loro. Il nostro secondo album uscirà a Gennaio, le differenze saranno molte, non mancherà la sperimentazione e sopratutto questa volta ci saranno delle autentiche provocazioni, a partire dalla copertina alla durata del brano che darà il titolo all’album “Amazing Human Suite”, 20 minuti, una fusione di psichedelia, progressive e classica. Diciamo che sarà un album più maturo
Valerio D’Onofrio: Sono molto favorevole all’idea di concept album, anche il secondo lo sarà?
Vincenzo Del Rosso: saranno due concept, dunque, il tema principale del nuovo disco sarà il tempo. Ho sempre visto il tempo come un qualcosa che semina eventi, ma poi a compierli e l’uomo. Il tempo sembra che abbia il dono dell’immortalità ma a differenza nostra non ha la parola, quindi siamo noi a raccontare e scrivere la nostra storia al tempo, quindi i primi brani saranno impostati su diversi aspetti e argomenti che la storia, la vita ci ha sempre messo davanti, poi il tutto si bloccherà e partirà la seconda storia (secondo concept) che sarà affidata completamente al brano “Amazing human suite” un viaggio nel tempo che partirà dalle origini, ai giorni nostri, all’apocalisse e alla rinascita spirituale
Valerio D’Onofrio: quindi parlerete anche dell’evoluzione? ho visto il promo e mi è sembrato che fosse questo il tema
Vincenzo Del Rosso: evoluzione si, ma non l’evoluzione dell’uomo, ma l’evoluzione del tempo. A differenza di quello che fecero i grandi artisti anche italiani come il Banco con il capolavoro Darwin noi tratteremo sempre il tema dell’evoluzione ma sotto il punto di vista del tempo. Praticamente cercheremo di dare vita e in un certo senso la parola non all’uomo ma al tempo
Valerio D’Onofrio: Ho capito, quindi sarà un album più “progressivo” a differenza di A cosmic vibration che era invece più tipicamente psichedelico
Vincenzo Del Rosso: diciamo che avrà una forte fusione dei due generi. Non mancheranno tantissimi suoni sperimentali, il momento dell’apocalisse sarà un vero inferno di suoni e sperimentazione, mentre altri momenti saranno affidati più agli strumenti classici, infatti a differenza di a cosmic vibration qui abbiamo deciso di usare violini, pianoforte e altri strumenti classici
Valerio D’Onofrio: Bene, il fatto di aumentare il numero degli strumenti credo sia fondamentale per l’evoluzione della vostra musica. Userete lo stesso “standard” di Atom heart mother o Meddle, cioè due suite come primo e ultimo brano e i brani brevi in mezzo? Come appunto A cosmic vibration
Vincenzo Del Rosso: no questa volta abbiamo deciso di fare un album “in salita”. Nel senso che si inizierà con canzoni classiche ma fondamentali per la prima parte e poi dare il via alla suite. Questa volta ci sarà un unico grande brano che molto probabilmente chiuderà la prima fase dei Flower Time, e cioè quella di un discorso spirituale. Pensiamo che dopo il brano “Amazing Human Suite” come band avremo esaurito il nostro pensiero sull’esistenza metafisica
Valerio D’Onofrio: Oltre i Pink Floyd avrete sicuramente altre influenze
Quali sono le maggiori secondo voi
Vincenzo Del Rosso:seguiamo molto il mondo del cinema quando dobbiamo creare i nostri brani. Spesso vediamo insieme film epici come 2001 odissea nello spazio di Kubrick oppure film profonde concetture filosofiche e da lì elaboriamo temi e soluzioni musicali. Anche quando siamo insieme nel passeggiare in un posto speciale tra la natura spesso ci vengono idee che poi buttiamo giù in studio. Nella musica oltre ai Floyd prendiamo molto in considerazione la musica classica
Valerio D’Onofrio: Ad esempio?
Vincenzo Del Rosso: Beh, non posso non citare i grandi concerti per piano di Mozart, oppure le sinfonie di Beethoven, la delicatezza di Chopin, l’immensità degli organi di Bach, fino a finire ad altri immensi artisti come Verdi, Vivaldi, Rossini. Forse siamo anacronistici ma i nostri gusti musicali non si soffermano su un determinato genere. Naturalmente amiamo il progressive e di conseguenza i vari genesis, King Crimson, Caravan, Vangelis, banco, Le Orme e tutto il rock “prima maniera”
Valerio D’Onofrio: Una volta mi hai anche consigliato un brano dei Faust sulla pagina e credo anche i Quicksilver
Vincenzo Del Rosso: si mi ricordo, appezzo moltissimo quella band. Si nota immediatamente una grande voglia di uscire dagli schemi. I Quicksilver sono eccezionali il loro album Happy Trails è fenomenale
Valerio D’Onofrio: Leggo spesso i tuoi commenti su facebook, ne ho letto uno qualche giorno fa che era un elogio del silenzio, un silenzio che ineffetti non esiste più, che è scomparso a causa del nostro stile di vita. Mi è sembrato uno strano concetto per uno che suona musica rock (anche se lo condivido)
Vincenzo Del Rosso: Grazie per avermi dato l’opportunità di parlare anche di questo. Dunque, io penso che una persona può creare, ascoltare, sentire ed imparare tutto il rock che vuole, però se non ha le basi e tutti i messaggi nascosti questa musica contiene, non potrà mai apprezzare appieno questa musica. Perchè una band deve avere prima di tutto valori e rispetto per tutto ciò che ha ascoltato prima e che di certo gli ha insegnato. Per far questo c’è bisogno di fermarsi e ascoltare molto attentamente in silenzio appunto, perchè poi spetterà a noi continuare il discorso che i Floyd, i genesis e altri grandi hanno iniziato 40 anni fà. Io sono convinto che un Roger Waters, un Peter Gabriel non potranno mai sopportare di essere i creatori di tutto e allo stesso tempo gli esecutori della fine di tutto…loro hanno iniziato alla grande un discorso…ora stà a noi continuare al meglio. Quindi non sono d’accordo su chi dice che il rock è morto. Il rock muore se siamo noi a volerlo morto. Noi Flower Time abbiamo un enorme rispetto per questi grandi e nel nostro piccolo dopo tanto silenzio passato ad ascoltare abbiamo deciso di mettere in pratica ciò che abbiamo imparato
Valerio D’Onofrio: Sono totalmente d’accordo. Tra chi ama i Pink Floyd c’è chi si sente più vicino a Waters, magari per i testi politici o sociali, chi più vicino a Gilmour per la melodia o la tecnica. Premetto che io in questa “diatriba” mi sento più vicino a Waters. Voi avete preferenze o non vi interessa?
Vincenzo Del Rosso: noi amiamo i Floyd. Tutto qui. Sai, nella nostra pagina Flower Time noi abbiamo deciso di parlare con i nostri amici (gli amici non fans) non solo di musica. Ma esprimiamo anche dei nostri pensieri. Perchè vogliamo che la nostra musica abbia un’anima in tutto e per tutto come l’aveva anche quella dei Floyd. Io sempre predicato uguaglianza e fratellanza sia nel mondo della musica che mondo reale, e spesso vedo molta ostilità tra le band, per non parlare delle autentiche manovre sporche che compiono la maggior parte delle case dicografiche. Oggi chi fa musica come la nostra non ha vita facile e questo sinceramente mi fa arrabbiare un pò, perchè se oggi i giovani hanno diverse lacune nel campo musicale è colpa anche delle case dicografiche che non offrono prodotti di qualità. L’ignoranza secondo me è una creazione del business oltre che ad essere la vera morte della musica
Valerio D’Onofrio: Questo è assolutamente vero e questo dimostra il vostro coraggio. Oggi la scena musicale è totalmente appiattita dalla tv e dalle case discografiche, a volte vedo la pubblicità di X factor e mi vengono i brividi
In ogni caso se qualcuno pensa di fare musica solo per avere soldi o diventare famoso non ha ben capito il significato stesso della musica e dell’arte in generale
Quindi io vi consiglio di proseguire su questa strada
cambiare senza rinnegare
Vincenzo Del Rosso: Per me possono anche continuare a fare i loro X-Factor ma almeno che prendano in considerazione anche gli altri che si cimentano su cose più impegnative. Se solo una persona che lavora nel mondo della musica o dello spettacolo aprisse gli occhi verso tutte le band che ci sono in giro sono sicuro che la scena musicale italiana e mondiale avrebbe un cambiamento radicale in meglio.
Valerio D’Onofrio: Leggendo nella tua pagina ho capito che sei un credente, questo fa parte solo della tua vita privata o ti influenza nei testi o nella musica?
Vincenzo Del Rosso: Influenza tutta la mia vita, di conseguenza anche l’opera dei Flower
Valerio D’Onofrio: ti lascio un ultimo spazio per dirmi quello che preferisci, magari un messaggio per chi leggerà l’intervista
Vincenzo Del Rosso: Ogni giorno che passa ringrazio sempre tutti i membri dei Flower Time, Federico, Mario, Massimo e Tiziano che come me hanno abbracciato e creduto a questo progetto. Sono ottimi ragazzi e brillanti musicisti. A loro voglio un gran bene e quindi colgo l’occasione per dirlo anche attraverso questa intervista. E infine lancio un’appello a tutti i musicisti che come noi suonano per passione. Amate quello che create, non pensate al profitto economico ma pensate al successo che avrete appena avrete creato una vostra opera. Siate sempre voi stessi e gridate al mondo con tutte le vostre forze la bellezza della vostra arte. Noi Flower Time lo facciamo tutti i giorni.
Valerio D’Onofrio: Grazie tante Vincenzo, ti ringrazio per la disponibilità, ti auguro di avere il successo che meriti e spero di poterti dare il mio piccolo contributo. Ovviamente se un giorno suonerete in Lombardia dovete farmelo sapere subito!
Vincenzo Del Rosso: Noi seguiamo ogni giorno la vostra bellissima pagina facebook, e ora inizieremo a seguire anche il vostro sito. Col vostro permesso posteremo i nostri brani vecchi e nuovi sulla vostra pagina. Ci piace collaborare con voi e continueremo sempre a farlo. Grazie mille Valerio. Sei Forte.