
Cinque album del 2018 consigliati da Fabrizio Testa

Fabrizio Testa
Fabrizio Testa è un musicista milanese attivo dal 2010, dedito a vari progetti che spaziano dalla ballata folk lo-fi eccentrica, alla ricerca sonora ai confini dell’avanguardia, a una capacità di descrivere se stesso, sia attraverso i paesaggi malinconici e semi-abbandonati del litorale romagnolo in inverno, sia con un senso di decadenza che pervade gran parte dei suoi lavori, in particolare la piccola perla per piano di “Music For Adriatic Colonies“. Nel 2018 conclude le due tetralogie che hanno occupato – fino ad adesso – la sua carriera; quella a suo nome – con accenti più sperimentali – si chiude con “Rebus”, quella del suo “alter ego” romagnolo chandleriano Il lungo addio, si chiude con “Tutti nuotammo a stento“. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di parlare con lui dei suoi 5 album preferiti del 2018.
Le sue scelte sono:
Zu93 – Mirror Emperor
Julia Holter – Aviary
Psycho Kinder – Diario Ermetico
John Coltrane – Both Directions At Once: The Lost Album
Miss Massive Snowflake – Bobby And Sheila Ep
Valerio D’Onofrio: Ciao Fabrizio, quest’anno per te è stato molto prolifico, sei soddisfatto della tua attività musicale?
Fabrizio Testa: Ciao Valerio, è stato un anno vivace. Il disco del Lungo Addio (è uscito in questi giorni anche un nuovo singolo solo su Spotify, Riviera New Wave) è andato benissimo ed è entrato nella classica dei 50 migliori album del 2018 su RUMORE. Anche i pochi live che hanno accompagnato l’album sono stati esaustivi e sono già pronto con nuove canzoni per un futuro seguito nel 2019. Il mio disco solista REBUS è stata un’uscita importante perché chiude un ciclo di sperimentazioni. Vedremo dove mi porterà il 2019/2020.
Valerio D’Onofrio: Come sintetizzeresti questo 2018? Hai avuto sorprese o delusioni? Quale band dal vivo ti ha maggiormente colpito quest’anno.
Fabrizio Testa: Questo 2018 musicale è stato interessante sotto il profilo live meno sotto quello discografico anche se sono uscite piccole gemme che ho selezionato per questa playlist. I concerti di Flaming Lips, Current 93, Josh T Pearson e il festival Beaches Brew a giugno sono stati davvero sorprendenti.
Valerio D’Onofrio: Parlaci delle tue scelte

Zu93 – Mirror Emperor
Zu93 – Mirror Emperor. Poesia e quietezza per un disco dove la poesia struggente di Tibet si sposa con l’ambient inedito creato dal duo Pupillo – Pilia.

Julia Holter – Aviary
Julia Holter – Aviary. E’ un disco secondo me destinato a diventare un cult. Suoni perfetti, pacatezza, sonnambulismo. E’ una voce d’angelo

Psycho Kinder – Diario Ermetico
Psycho Kinder – Diario Ermetico. Le parole di Camilletti, nel suo disco più minimal e personale, sfiorano la perfezione della poesia pura. Qui la musica è sinfonia delicata per le ottime liriche.

John Coltrane – Both Directions At Once: The Lost Album
John Coltrane – Both Directions At Once: The Lost Album. Coltrane è un mostro, il migliore e forse il più grande di tutti. Questo disco rimasto inedito dagli anni sessanta è un ascensore che ti porta all’inferno poi in paradiso e poi ancora all’inferno!
Miss Massive Snowflake – Bobby And Sheila Ep. Shane de Leon ne suo progetto californiano pop in lo-fi. Un ep di quattro pezzi scoppiettanti che mostrano il lato più semplice e solare del pop così come piace a me, senza troppi fronzoli ma efficace!