
Tim Hecker | Virgins (2013)
Continua la brillante carriera di Tim Hecker con un altro album di buon livello
La scoperta della pubblicazione di un nuovo album del musicista canadese Tim Hecker è sempre un avvenimento che attendo con estremo piacere, se non addirittura con trepidazione. Da anni, esattamente dal 2001, Tim Hecker pubblica con discreta frequenza album di ottimo livello. Hecker non ha mai fatto passi falsi, ha sempre seguito la strada di una musica elettronica sperimentale, cupa, austera e glaciale senza mai tradire nè gli ascoltatori nè, in primo luogo, se stesso. Nel 2013 è il turno di Virgins. Dopo l’eccellente Ravedeath, 1972 e dopo aver pubblicato le registrazioni di prova di quell’album racchiuse nel breve EP, Dropped Pianos eccoci col suo nuovo lavoro.
Virgins è fondamentalmente diviso in due parti, una che riprende le ambientazioni di Ravedeath e suoni che Hecker aveva già proposto, un’altra è invece nuova e segna una piccola svolta nella carriera del musicista canadese. Le novità di Virgins si trovano in alcuni brani di insolita potenza, in particolare il primo Prism, dotato di una energia e di un vigore inaspettati. Altra novità è l’utilizzo molto più diffuso del piano, pur suonato in modi molto differenti. Si va dai classici ambient stile Max Richter o Library Tapes (Black Refraction) sino ai brani migliori dell’album, Virginal e Live Room, magnifici loop che presentano validissime e sorprendenti sovrapposizioni pianistiche sincopate con tratti grotteschi. In certi momenti sembra quasi di sentire il piano dei primissimi Residents. Proprio questi brani dimostrano come Hecker sia un musicista capace di innovarsi continuamente senza mai snaturarsi. Le atmosfere diventano eteree con i brani Amps Drugs Harmonium, Incense At Abu Ghraib e Radiance, mentre con Stigmata I e II e Stab Variation ritornano le pulsioni sconnesse di The Piano Drop. Minimalismo, ambient drone, elettronica, droni, piano, flauti e clavicembali, il mondo di Hecker si evolve e si arricchisce mantenendo sempre una sicura identità.