
Residents | The Third Reich 'n Roll (1976)
Un farneticante frullato di hit anni sessanta, un accumulo maleodorante emblema del tramonto della nostra civiltà
Third Reich ‘n Roll è il secondo album dei Residents (terzo se consideriamo il primo EP Santa Dog, addirittura quarto se si include Not Avaible, registrato nel 1974 ma pubblicato nel 1978). E’ un disco estremo, uno dei più estremi mai realizzato dai leggendari musicisti di San Francisco. Qui tutto è discarica, i due lunghi brani, uno per facciata, sono due informi collage, frullati di immondizia di vecchie hit ormai morte e superate da una società consumista che fagocita se stessa. Se nella musica sono esistiti dei Dott. Frankenstein questi sono certamente i Residents. I due mostri prodotti ricordano solo in parte i collage zappiani, ad esempio Lumpy Gravy, ma mentre in quel caso la musica è viva e vitale, qui si ha più l’aria di musica decomposta, marcia, metafora di una società che produce oltre i propri bisogni e che ha intrapreso la strada della propria fine. E’ la simbologia già descritta dai Residents in altri album. Si va da Let’s Twist Again cantata in tedesco a Hanky Panky, Hey Jude, In a Gadda da Vida, Rock Around the Clock, Light My Fire, Sympathy for the Devil, queste sono solo le più famose ma l’elenco è addirittura di ventinove brani diversi, molti dei quali talmente trasformati da essere irriconoscibili. Da alcuni punti di vista potrebbe definirsi geniale ma l’ascolto non è certamente piacevole.
Una curiosità è la storia della cover dell’album che, vista la presenza di simboli nazisti, fu aspramente criticata. La cover originale vede il sorriso plastificato del loro produttore, vestito da gerarca nazista, con a fianco piccoli Hitler. In Germania uscì una versione censurata, mentre un’ulteriore versione vede Hitler in compagnia di una ragazza con un serpente tentatore alle spalle, quasi come fossero due novelli Adamo ed Eva. Queste immagini non hanno nulla a che fare con presunte preferenze politiche dei Residents ma simboleggiano una società capace di trasformare anche il nazismo in prodotto commerciale.