
Residents | Santa Dog (1972)
Pubblicato quasi clandestinamente, un EP di dieci minuti che contiene, seppur in uno stato embrionale, le idee e le intuizioni che i Residents svilupperanno negli anni a venire.
L’esordio dei Residents avviene in totale clandestinità. Si vocifera di uno strano 45 giri stampato in appena cinquanta copie e spedito a vari musicisti e personaggi famosi, tra cui ricordo Frank Zappa e Richard Nixon. Da quello che si legge su Internet Zappa non ricevette mai la sua copia in quanto l’indirizzo era errato, quella copia fu poi venduta all’asta. Nixon invece la ricevette e ovviamente la rifiutò, ma se mai fosse giunta nelle sue mani probabilmente non avrebbe saputo che farsene. Da quello che so Zappa ascoltò comunque l’album e non gli piacque ma questa notizia non trova conferma nella sua autobiografia, ad ogni modo non sono disponibili sue dichiarazioni di elogio verso i Residents. Se la notizia fosse vera mi sorprenderebbe, se c’è un gruppo che deve molto a Zappa, che ha ripreso in modo geniale i collage zappiani, che ha ripreso alcune sue idee (le Hit Parade sono il cimitero delle orecchie, dicevano) questi sono proprio i Residents. Questo è tanto vero che leggende metropolitane dicono che proprio Zappa o il suo amico Captain Beefheart siano stati gli artefici del progetto. Queste sono, con assoluta certezza, leggende senza alcun fondamento.
Profeti della teoria dell’oscurità, tanto che ancor oggi nessuno ha mai visto i loro volti, iniziano la loro carriera nel modo più clandestino possibile. Fino al 1978 i loro album sono tutti in edizioni limitatissime e quindi quasi introvabili. Nonostante ciò la loro musica è rivoluzionaria, una di quelle rivoluzioni silenziose che nel momento in cui avvengono lasciano totalmente indifferenti i contemporanei. Nonostante siano sconosciuti ai più la loro influenza è tale che oggi, senza accorgercene, ascoltiamo i Residents un pò dappertutto. Possono essere considerati come il trait d’union tra la scena psichedelica californiana che proprio in quegli anni si chiudeva, e la nuova ondata, quella new wave che ancora doveva nascere. Proprio nella San Francisco dei Jefferson Airplane o dei Grateful Dead avvengono i loro primi concerti. I loro volti coperti, la loro musica strana e mai sentita prima lì fa apprezzare da un numero ristretto di fedelissimi, i Residents si fanno notare e divengono un oggetto di culto.
Santa Dog, anagramma di Satan Dog, è ancora solo un abbozzo, un embrione di quello che diventeranno i Residents, ma contiene già molte delle loro idee e intuizioni. Sono tanti i momenti che ricordano i lavori successivi, in particolare il loro vero primo album, Meet The Residents. Le cantilene deformate, le parodie grottesche sono già presenti, ma qui restano solo idee non ancora compiute. Siamo di fronte ad un EP di appena undici muniti, quattro brevi brani che sono solo una fugace presentazione di un gruppo che percorrerà fino in fondo la strada della teoria dell’oscurità, esattamente fino a Not Avaible, vera summa della loro arte. Il primo brano Fire è una breve cantilena che diventerà un classico dei loro grotteschi live come vedete dal video. Il brano migliore e più tipico dei Residents è il secondo. Lighting, che contiene già moltissimo del suo successore Meet The Residents, è una versione deformata e stravolta di Jingle Bells. Comincia il clima di decadenza e di distruzione che ritroveremo negli anni successivi, la musica “famosa” viene distrutta, come gettata nella immondizia, un destino che i Residents credono inevitabile (la devoluzione umana) e quindi anticipano. Explosion è un breve esperimento a tratti d’avanguardia con collage di discorsi che sembrano presi da uno spot televisivo. Inizia il concetto di discarica che avevamo discusso nelle altre recensioni alle quali si rimanda. Aircraft Damage doveva essere la colonna sonora di un film mai pubblicato.
Con Santa Dog il seme è stato piantato, le folli idee dei Residents avevano solo bisogno di qualche anno per raggiungere il loro culmine.