
New York Gong | About Time (1980)
Daevid Allen e la New Wave
Un po’ di storia è necessaria ad introdurre questo album: il georgiano Giorgio Gomelsky (1934 – 2016), figura di primaria importanza nel lancio e produzione di band e artisti come Rolling Stones, Yardbirds, Julie Driscoll, Brian Auger e Blossom Toes, ebbe il primo contatto con Daevid Allen nel 1967 per la registrazione della prima demo dei Soft Machine (raccolta successivamente in Faces and Places Vol. 2 – 1972 – e negli anni ’90 con vari titoli). Nel 1973 Gomelsky, in Francia, decise di dedicarsi ai due gruppi di spicco della nazione: i Magma e i Gong. Dei primi curò la produzione degli album da Mekanïk Destruktïẁ Kommandöh a Üdü Ẁüdü, dei secondi Flying Teapot e Angel’s Egg. Quando nel 1978 il georgiano si trasferì a New York, entrò in contatto col giovane bassista Bill Laswell dopo avere allestito lo Zu Club, e per lui curò la gestazione della Zu Band. Questa fu creata apposta da Gomelsky per essere la backing band di Allen appena trasferitosi negli Stati Uniti dopo la registrazione di N’Existe Pas!. La nuova formazione si esibì allo Zu Manifestival sotto il nome New York Gong (cui fece parte parte anche Mark Kramer futuro collaboratore di Allen), e pubblicò About Time nel 1980 per la Charly Records.
Tra gli ospiti dello Zu Manifestival c’erano importanti gruppi e artisti no-wave tra cui Theoretical Girls (Glenn Branca e Jeff Lohn) e Thurston Moore (futuro Sonic Youth, che conobbe proprio a casa di Gomelsky la compagna e collaboratrice Kim Gordon), e Fred Frith degli Henry Cow.
I New York Gong iniziarono un tour di pochi mesi in Europa dopo aver preso parte alla scena del CBGB di Manhattan. Di ritorno a New York, Allen sciolse la band a causa della mala sopportazione dei giovani musicisti americani per l’ambiente europeo, e ridusse in tape loops About Time per il suo nuovo progetto solista: Divided Alien Playbax Band. I rimanenti musicisti, escluso Kramer che farà storia a sé, cambiarono nome in Material, e registrarono il loro primo EP (Temporary Music 1), sotto la produzione di Gomelsky, dando inizio alla loro carriera.
About Time è, per gli appassionati dell’Allen “classico”, un ascolto spiazzante. Il nome della band tradisce: i Gong con Laswell e Kramer sono, su disco, quanto di più lontano dalla vecchia formazione francese. È inoltre interessante notare che non si abbiano tracce della quasi totalità dei brani qui presenti in veste live. Le cassette della GAS attestano che il set suonato dai New York Gong (con la partecipazione di George Bishop) era sostanzialmente identico a quello della trilogia, preferendo You e qualcosa di Camembert Electrique, con l’aggiunta di improvvisazioni free-form più vicine alla scena no-wave nascente nella Grande Mela. Sempre in controtendenza, Allen appellava giocosamente la sua esperienza come yes-wave. About Time opera comunque un altro discorso: la struttura complessiva dell’album è decisamente orientata verso la forma canzone se si fa eccezione della lunga, bella e introspettiva O My Photograph, preceduta da I am a Freud che la introduce (e che recita I am no longer very young…), vicinissima alle sonorità no-wave (è infatti uno dei pochi pezzi gestiti anche dal vivo, sotto libera interpretazione).
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=KLdFTj8_VxI]
L’apertura è affidata alla Preface seguita dall’aggressiva Much Too Old, dedicata ai giovani della scena no-wave (ma riferito a se stesso?) e con un attacco diretto a Chick Corea: I’ve seen Teenage Jesus at CBGB’s… I got diahrrea from Chick Corea… I fell in trance with James Chance.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Ozr-Bk6thoE]
Ancora più spinta Black September, il cui testo calca su disastri ecologici.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=l9zWnwCIOQs]
L’unico momento che non vede la presenza di Allen, Materialism, a firma Laswell/Cultreri, ha delle eco crimsoniane e mostra l’abilità tecnica della backing band.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=-D8-pWvjDb8]
Gli ultimi due brani sono riarrangiamenti di pezzi mai pubblicati ufficialmente dai Gong: Jungle Window è Big City Energy (o Big City Cat, reperibili nella raccolta di registrazioni del 1970, Camembert Eclectique) – e vede la partecipazione di Gary Windo, mentre la chiusa Hours Gone è Where Have All The Flowers Gone (da Gong Live Etc. e In The 70s) . Quest’ultima è un piccolo, coinvolgente gioiello: dichiaratamente contro la droga, funge da dedica e al tempo stesso da monito alla nuova generazione (Allen ha qui 42 anni). La stessa Zu Band detestava <<la gente fatta>> (tratto da un’intervista a Daevid Allen su Sentireascoltare).
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=3iy3zjf2YM4]
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=ZBdOQp1_CGw]
Formazione: Daevid Allen – chitarra; Bill Laswell – basso; Cliff Cultreri – chitarra; Fred Maher – batteria; Mark Kramer – organo; Michael Beihorn – synth; Don Davis – sassofono alto; Gary Windo – sassofono tenore