
Les Fleur De Lys | Reflections (1996)
Il gruppo ha rilasciato durante la propria carriera discografica una serie di singoli di buona fattura in uno stile conosciuto per l’epoca come freakbeat, con importanti influenze di soul britannico. Les Fleur de Lys cambiarono formazione una mezza dozzina di volte nel corso della loro carriera che si è sviluppata dal 1964 al 1969, in quel periodo cioè di transizione tra il Beat e la musica psichedelica
Molti dei loro singoli sono oggetto di culto da parte dei collezionisti di rock britannico anni Sessanta, e tuttavia Les Fleur de Lys rimane una band difficile da catalogare, in parte perché non sono mai andati troppo vicini al successo e poi perché nella loro storia hanno cambiato line up molto spesso. Tutto questo ha ostacolato l’elaborazione di uno stile originale e riconoscibile ed una identità coerente e strutturata; il gruppo ha rilasciato durante la propria carriera discografica una serie di singoli di buona fattura in uno stile conosciuto per l’epoca come freakbeat, con importanti influenze di soul britannico. Les Fleur de Lys cambiarono formazione una mezza dozzina di volte nel corso della loro carriera che si è sviluppata dal 1964 al 1969, in quel periodo cioè di transizione tra il Beat e la musica psichedelica, ed il batterista Keith Guster fu l’unico membro a rimanere fisso durante tutto quel periodo: la prima line up era composta, oltrechè dal citato batterista, anche da Frank Smith, chitarra e voce, Alex Chamberlain, organo, Gary Churchill, basso ma molti furono i musicisti di passaggio come il tastierista Pete Sears poi passato agli Jefferson Starship o come il bassista Gordon Haskell che collaborò per un periodo con i King Crimson e poi ancora Bryn Haworth, Chris Andrews, Phil Sawyer, Frank Smith, Pete Townsend, Glyn Johns, Bryn Haworth, Tony Head, Tago Byers, John Bromley, Hilton Valentine, Danny Churchill. Les Fleur De Lys incisero i loro primi due singoli con l’etichetta discografica Immediate e furono prodotti da un giovanissimo Jimmy Page (rimane ancora controversa la sua partecipazione anche in veste di musicista, che sembra sostanzialmente sicura almeno nel primo dei due, una versione lisergica e tiratissima di Moondreams di Buddy Holly).
Realizzarono anche una cover di Circles degli Who con una chitarra fluida e distorta che sarebbe diventata poi la caratteristica del loro sound. I loro dischi, tuttavia, continuavano a non ottenere il successo commerciale sperato ed il manager e produttore Frank Fenter, rimasto colpito favorevolmente dalle loro esibizioni decise di sostenerli inserendo una vocalist (e sua girlfriend) Sharon Tandy, con una languida tonalità “nera” pur essendo una bianca di Johannesburg, e infatti nel singolo Hold on la Tandy figura come seconda vocalist dei Les Fleurs de Lys e nel loro tour furono al fianco di stelle del pari di Aretha Franklyn ed Isaac Hayes. Hold on risulta una buona miscela di soul e psichedelia con una buona chitarra ritoccata con il flanger in puro stile Jimmy Hendrix.
Les Fleur de Lys continuarono ad incidere ad intermittenza, riuscendo a mettere insieme ben pochi lavori realmente buoni in puro stile freakbeat come Mud in Your Eye, che mostra il loro lato più psichedelico, o il memorabile Gong with the Luminous Nose, del 1968, liberamente ispirato ad un racconto nonsense di Edward Lear, che li rappresenta meglio con i suoi arrangiamenti frizzanti e la chitarra acida e molto distorta. La band apparve spesso con altri nomi, come se la confusione intorno a loro non fosse ancora sufficiente, e rilasciò altri singoli sotto le mentite spoglie ad esempio dei Shyster oppure dei Chocolate Frog, o ancora dei The Staccatos, dove mettono insieme un glam molto simile ai Roxy Music di Brian Ferry; e finalmente un po’ di successo (almeno in Europa) con il pezzo Reflections of Charlie Brown, inciso con il nome di Rupert’s People, eseguito in perfetto stile Procol Harum (talmente perfetto da generare ulteriore confusione). Finisce, come si è detto, nel 1969 la saga dei Les Fleur de Lys, con molte ristampe successive per collezionisti e due compilations postume, nel 1991 Les Fleurs de Lys e nel 1996 Reflections, quest’ultima forse la più riuscita.
Per chi volesse saperne di più o fosse mosso da curiosità ecco la discografia ufficiale della loro carriera, e se qualcosa abbiamo dimenticato è solo perchè anche noi abbiamo fatto qualche confusione..!!
Singoli
1965 – Moondreams (Petty) / Wait For Me (Page) – (Immediate IM 20, as Les Fleur de Lys)
1966 – Circles (Townshend) / So Come On – (Immediate IM 32)
1966 – Mud In Your Eye / I’ve Been Trying (Mayfield) – (Polydor 56124)
1967 – I Can See a Light / Prodigal Son – (Polydor 56200)
1968 – Gong With the Luminous Nose (Haskell) / Hammer Head (Haskell) – (Polydor 56251)
1968 – Stop Crossing That Bridge (Dee, Potter) / Brick by Brick (Stone by Stone) (Dee, Potter) – (Atlantic 584 193)
1969 – (You’re Just A) Liar (Haworth, Potter) / One Girl City – (Atlantic 584 243)
Compilation postume
1991 – Les Fleurs de Lys (FDL 1005)
1996 – Reflections (Blueprint/Voiceprint BP256CD)
EPs
2009 – The Two Sides of the Fleur De Lys EP (Acid Jazz AJX225S)