
Kluster | Zwei Osterei (1971)
Esperimenti di elettronica e rumori industriali nella Germania del Krautrock
I Kluster furono un gruppo tedesco fondato da Conrad Schnitzler, Hans-Joachim Roedelius e Dieter Moebius nel 1969. Schnitzler, che aveva già fatto parte dei Tangerine Dream in Electronic Meditation, conobbe Roedelius e Dieter Moebius ed insieme fondarono il gruppo che può considerarsi l’embrione dei più famosi Cluster (nati dopo l’uscita dal gruppo di Conrad Schnitzler). I Kluster fecero in tempo a registrare due soli album, Klopfzeichen del 1970 e Zwei Osterei del 1971.
Zwei Osterei è un album che propone una musica particolarmente sperimentale ed estrema. In effetti, per chi non avesse mai sentito nulla del maestro Stockhausen, l’album potrebbe apparire qualcosa di totalmente nuovo ed innovativo. L’album fonde in maggior misura una componente sperimentale elettronica miscelata a rumori industriali, come fece Stockhausen con i suoi allievi, ed in minor parte la musica cosmica sperimentata dai Tangerine Dream. In un’intervista Schnitzler disse:” Oltre al violino, flauto, pianoforte, violoncello, percussioni e organo abbiamo utilizzato le sveglie e gli utensili da cucina come strumenti”.
Per poter pubblicare l’album, i Kluster fecero ricorso ad una sovvenzione di una chiesa cattolica che li pagò purchè fossero loro a scrivere i testi. I Kluster accettarono immediatamente perchè avevano assoluto bisogno di soldi e perchè per loro i testi erano assolutamente ininfluenti, loro dovevano sperimentare rumori industriali e musica, creare rumore da strumenti musicali e da oggetti di uso comune, il fatto che i testi parlassero di religione, di vita, morte o resurrezione a loro non faceva alcuna differenza. Si può dire, scherzando un pò, che a differenza di chi vende l’anima al diavolo, i Kluster la vendettero ad una chiesa.
I tre suonano il piano, la chitarra, violoncello, flauto, percussioni e organo, i suoni vengono poi trattati elettronicamente da un ingegnere del suono, Konrad Plank che li stravolge e modifica totalmente, tanto da risultare spesso non riconoscibili.
I brani sono due, il primo è quello in cui vengono letti i testi religiosi con tono solenne in un sottofondo lento e ripetitivo, il secondo è un lungo pezzo strumentale cupo e cacofonico. Sottofondi noise si susseguono a ronzii elettronici, rumori metallici, percussioni che danno l’idea del frastuono di una fabbrica e dissonanze. Tutto questo si ripete per circa 40 minuti senza interruzioni e con pochissime variazioni.
Zwei Osterei segue l’album di esordio Klopfzeichen eguagliandolo in termini di asprezza e brutalità, vorrebbe apparire rivoluzionario senza in effetti esserlo. Quello che si può trovare di buono è che rappresenta una fase embrionale di ciò che poi diventeranno i Cluster. Inoltre preannuncia una musica ambient-noise-industrial molto cupa che rappresenta il loro vero lascito.