
Frank Zappa | Cruising With Ruben & The Jets (1968)
Il Frank Zappa che non piace a quelli cui Frank Zappa piace. Un nostalgico omaggio alla sua passione per il Doo Wop.
Non me ne voglia il buon Eddy Cilia, giornalista, scrittore, autore dell’interessantissimo blog Venerato Maestro, se prendo in prestito la sua azzeccatissima definizione dell’album di Frank Zappa, Hot Rats. Se Eddy Cilia aveva definito Hot Rats il Frank Zappa che piace a quelli cui Frank Zappa non piace, cogliendo giustamente quella differenza tra il periodo freak dei primi anni ed il perfetto equilibrio tra rock, jazz e classica di Hot Rats, non posso non notare che la giusta definizione di Cruising With Ruben & The Jets sia proprio l’opposto, il Frank Zappa che non piace a quelli cui Frank Zappa piace.
E’ proprio così, chi ama la genialità e l’originalità di Zappa non potrà che ritenere poco o nulla significativo Cruising With Ruben & The Jets. Se i primi tre album del periodo freak erano stati degli splendidi collage di doo-wop, stupid song, Rhythm and blues ed avanguardia, ora Zappa sembra voler scindere le sue due passioni. Registra nel giro di pochi mesi due album, Lumpy Gravy, in cui nelle vesti di direttore d’orchestra crea un lavoro estremamente sperimentale e avanguardista, e Cruising With Ruben & The Jets che è il suo personale omaggio alla musica che aveva amato da giovanissimo, il Rhythm and blues o il Doo-wop tipico dei gruppi vocali degli anni cinquanta. Il Doo-wop è proprio un tipo di Rhythm and blues semplice, caratterizzato da ritmi orecchiabili, una voce solista accompagnata da cori sincopati e una strumentazione essenziale. L’amore di Zappa per questo genere musicale è evidente in tantissimi suoi album e in varie interviste, nel 1974 disse che il Doo Wop è uno dei generi più belli nati in America e che potrebbe scrivere decine di brani al giorno godendosi ogni singolo secondo.
La nascita dell’album è quasi casuale, ascoltando dei brani insieme a Richard Kunc, ingegnere del suono, questi dice a Zappa, perchè non fai un album con questa musica?. Zappa, che forse aspettava solo che qualcuno glielo chiedesse, accetta subito e il giorno dopo, dopo appena 24 ore, torna da Richard con tutti i brani pronti. Sono tutti perfette imitazioni delle atmosfere del rock anni cinquanta ma da un punto di vista artistico c’è poco o nulla, è anche inutile descrivere o segnalare un brano piuttosto che un altro. Resta nella discografia di Zappa un nostalgico omaggio sia ad un genere musicale ma soprattutto alla giovinezza e alla spensieratezza della sua infanzia che Frank forse rimpiangeva.