
Cromagnon | Orgasm (1968)
L'album più estremo della psichedelia americana
Uno dei dischi più estremi, violenti, barbari, radicali, spaventosi (non lo dico a caso) e totalmente avulsi da qualsiasi logica commerciale è l’unico album dei Cromagnon, Orgasm del 1968. In alcuni tratti si fa fatica a definirla musica, ma consiglio di ascoltarli almeno una volta perché per noi appassionati della storia della musica è importante sapere che i Cromagnon sono esistiti, che la psichedelia americana è arrivata sino a questo, a un livello di violenza e di follia che lascia davvero stupefatti. Se pensate che siamo nel 1968 si capisce che parliamo di qualcosa di avveniristico e pioneristico tanto da essere stato coniato apposta il termine di Cave rock. Violenza, sesso, torture, orge, sacrifici umani, questi sono gli argomenti e le atmosfere. Precursore del noise rock, è un album da conoscere per capire dove è giunta la psichedelia americana al suo estremo.
Anche le defixiones tabellae hanno un grande interesse storico (e linguistico); anzi, la riesumazione dei Cromagnon ha in un certo senso più valore della loro opera singola. Mi permetto tre chiose: 1) la quasi totalità dell’album sembra costituita da happenings, di quelli che intercalavano le esibizioni di musicisti; gli ingredienti principali sono senza dubbio la musica concreta e gestuale; 2) la morbosità dei contenuti, la blasfemia, la violenza ecc. sono la riduzione pop della ribellione (marcusiana) alla civiltà, della liberazione della psiche, del primitivo (inteso come primevo e come elementare-primario), “Orgasm” è quindi un prodotto estremo ma tipico della contro-cultura psichedelica o di parte di essa; lo conferma la scrittura ottenuta presso l’etichetta ESP; 3) la poca “musica suonata” presente in quest’opera ci permette di considerare come unici riferimenti possibili il filone psichedelico del folk-revival (Incredible String Band ecc.). Infine, va riconosciuto ai Cromagnon di essere terribilmente anti-convenzionali, di documentare al meglio uno degli aspetti principali dello sperimentalismo fine-’60 ossia la ricerca del nuovo, l’esigenza di superare il pop e il rock’n’roll, la musica stessa in quanto forme espressive “asservite al mercato”. I Cromagnon sono un inno precoce alla contraddizione più essenziale della contro-cultura.
http://youtu.be/rPiO_G-DEHs
Valerio D’Onofrio e Giuseppe Stabile