
Christadoro | Christadoro (2017)
Il risultato di questi “fermenti attivi”, di questa idea che mette la musica progressive al servizio cantautoriale, sono le otto tracce contenute in Christadoro, un disco omonimo destinato a restare a lungo nella nostra memoria musicale.
Riuscire ad amalgamare musica d’autore e progrock non è cosa semplice; anzi, in genere è cosa ardita e lo diventa ancora di più quando a sfidarsi con se stessi sono artisti che con il rock progressive ci convivono da tempo. A tutto ciò è sufficiente poi aggiungere il tocco produttivo di un certo Livio Magnini, chitarrista dei Bluvertigo, ed il gioco è fatto …. Il risultato? Lo si nota subito sin dal primo ascolto.

Christadoro
E così la AMS RECORDS dei bravi Christadoro che debuttano alla grande con l’omonimo titolo ci vede giusto ed il gioco è fatto, anzi in questi tempi di trasmissioni culinarie, si può ben dire che… il dado è tratto.
A proposito prima parlavamo di amalgamare, per cui quando ci è capitato tra le mani questo interessante lavoro cantautoriale, sapendo chi erano i componenti dei Christadoro, abbiamo subito capito che la fusione tra rock e musica da cantautore, forse, si sarebbe rilevata un po’ più a portata di mano delle ipotesi fatte.
I Christadoro, per chi non li conoscesse a fondo, sono una band composta da Paolo “Ske” Botta alle tastiere del quale ne abbiamo parlato anche in nostre recensioni e che di certo potremmo definire uno dei migliori tastieristi nel panorama rock progressivo. A farci affermare ciò bastano i risultati ottenuti con le sue collaborazioni che vanno da Francesco Zago (Yugen) ai Not a Good Sign ed il cerchio si chiude perfettamente per essere lanciati in questa nuova produzione.
Massimiliano Cristadoro, detto Mox, alla batteria sa il fatto suo sia in conoscenza che in musica. Conduttore radiofonico, critico musicale, musicista sopraffino, Mox ha collaborato con Lucio Fabbri come assistente alla produzione, ha avuto esperienza di consulente musicale per la scelta dei brani dell’album Crocevia dei La Crus ed inoltre, come scrittore, ha realizzato il saggio “I 100 migliori dischi del Progressive Italiano” (Tsunami Edizioni) che non può mancare nelle librerie degli appassionati.
Anche Andrea “Mitzi” Dal Santo sa la sua: voce dei Noize Machine, cantante di sicuro un po’ sopra le righe, ex frontman dei Diumvana o di quel po’ che restava dei Vanadium, tra i primi gruppi del genere ad affacciarsi sulla penisola e ritenuti tra i più rappresentativi della scena heavy metal italiana, che riscossero un certo successo sia in Italia che all’estero, ha dato vita alla leggenda del Jumping Clown, un album potente ed esplosivo, una miscela tra hard rock e metal (ma che ci farà mai qui in un album di cover cantautoriali?). Pier Panzeri del Biglietto per L’Inferno si è sempre mosso tra il rock, jazz, blues e avant garde, contaminando in modo personale i linguaggi musicali che, anche oggi, oltre a vederlo sempre interessato alla composizione ed all’arrangiamento, lo hanno portato ad essere coinvolto direttamente in questo progetto con i Christadoro.
Di Fabio Zuffanti ormai sappiamo tutto: quaranta dischi tra soli, Maschera di Cera, Finisterre, Hostsonaten, laZona, Rughe ed altri. Conosciuto a livello internazionale per il suo bel progressive che lo ha portato a collaborare con diversi produttori italiani e poi in giro per il mondo nelle sue esibizioni dal vivo, compositore di opere rock, Zuffanti ora si butta a capofitto in questo bel progetto dei Christadoro. E non finisce qui; infatti, per questo progetto di cover cantautoriali si aggregano anche Giuseppe “Pilli” Costa tastierista e fondatore del Biglietto per l’Inferno (è dire tutto qui) che si cimenta al pianoforte nel brano L’operario Gerolamo, Garbo che presta la sua voce recitando una frase chiave estratta da “Il Segno del Comando” noto sceneggiato televisivo del 1971, ed in più la presenza di Franco Mussida, ex chitarrista della P.F.M. riversatosi da un po’ di tempo in studi e progetti ben diversi da quelli che lo hanno reso famoso, che si presta con la sua chitarra acustica, ed il suo stile personale (che ha influenzato migliaia di giovani progher), in questa sua prima apparizione discografica ufficiale post PFM nel brano “Ricercare nel mare dell’inquietudine e della paura”.
Il risultato di questi “fermenti attivi”, di questa idea che mette la musica progressive al servizio cantautoriale, sono le otto tracce contenute in Christadoro, un disco destinato a restare a lungo nella nostra memoria musicale sia per la proposta che per la coerenza e la semplicità con cui i brani vengono proposti.